Illustrato da Anna formaggio
Pubblicato da Piccola Casa Editrice
Quella di Traccia di Dio è una storia bellissima.
E l’edizione italiana curata da Piccola Casa Editrice, allo scopo di sostenere le attività di Associazione Cometa ha le caratteristiche di un libro destinato a diventare caro al bambino che lo riceve in dono (io ho una predilezione per i libri quadrati!). A Natale, magari. Il tema è infatti un po’ natalizio, ma in realtà la storia di “Traccia di Dio” è universale.
Traccia di Dio è chiamato così perché è l’unico angelo nel creato a non saper volare, se non sospinto dalla scia che Dio lascia quando sfreccia nel firmamento. Affidandogli la custodia di una stella troppo pesante, Dio gli chiederà un grosso sacrificio: l’angioletto rimarrà infatti bloccato in un angolo del cielo e si perderà tutto la Creazione. La stella in questione è ovviamente la stessa stella cometa che illuminerà la capanna in cui nascerà Gesù e Traccia di Dio sarà testimone della notte più importante di tutta la Storia. Quello che rimane più impresso nell’immaginario del bambino, però è la faccia di quest’angioletto che è sempre contento: è certo. Sa di sicuro che Dio gli vuole bene e che se gli ha chiesto di star attaccato a quell’enorme astro luminoso, che gli impedisce di muoversi e vedere, è per qualcosa di buono e grande.
L’unico limite del libro potrebbe essere il testo troppo lungo. In realtà la ricchezza della narrazione si presta alla lettura ad alta voce: un viaggio lungo e lento, durante il quale a volte ci si deve fermare a spiegare qualche parola o a ribadire un concetto. Un viaggio da fare seduti su un angolo del letto, puntando un dito sui freschi disegni di Anna Formaggio e lasciando che il sorriso di Traccia di Dio entri nel cuore del nostro bambino mentre sta per addormentarsi.