illustrato da Marina Marcolin
edito da Lapis Edizioni
“Era il suo modo di abbellire il mondo! Certamente non tutto, ma quella piccola parte che gli stava intorno.”
Siamo in un negozio di esche vive e attrezzatura per la pesca. Un’ambientazione inusuale, quindi non banale. Un luogo in cui raramente a un bambino verrebbe in mente di immaginarsi (nè a una mamma di condurre il proprio figliolo il sabato pomeriggio!). La prosa di Cosetta Zanotti scorre crepitante e trascina il giovane lettore/ascoltatore in questo luogo curioso e inquietante al tempo stesso, che le immagini di Maria Marcolin illustrano con la precisione didascalica di una sequenza cinematografica e la levità rassicurante di un acquerello. L’occhio della “telecamera” si posa lì dove il lettore/ascoltatore/adesso anche spettatore vorrebbe posarsi per capire di cosa si tratta: sulla mercanzia esposta alle pareti, poi di nuovo sul negoziante, infine con una prospettiva più bassa sull’elettrodomestico incriminato, la ghiacciaia in cui si conservano le larve. C’è un mistero nascosto lì dentro: è questa l’inconfutabile sensazione che il cane fermo ad osservare lo sportello ben chiuso trasmette. L’inconsapevole intervento di questo cane determinerà una svolta nella routine del dottor L, una scoperta casuale che gli imporrà di considerare in modo nuovo il suo lavoro. Perchè il signor L non ci aveva mai fatto caso, ma anche lui ha bisogno di sapere che ciò che fa del suo tempo serve davvero a qualcuno e a qualcosa. Che sia utile ai pescatori per acciuffare quanti più pesci possibile, non lo soddisfa più. Capisce di esser chiamato ad altro. Ha appena realizzato di poter contribuire (come tutti, d’altronde!) alla bellezza del Mondo…