illustrato da Sualzo
edito da Tunuè
età di lettura dagli 8 anni in su
Dopo aver letto e apprezzato il romanzo Miryam, abbiamo incontrato Silvia Vecchini, che ci ha parlato di questa nuova avventura, Fiato Sospeso, che lei e il marito Antonio Vincenti (Sualzo) autore delle illustrazioni stanno promuovendo in giro per l’Italia.
“E’ stata una sfida, che l’editore Tunuè ha raccolto. L’idea di veicolare contenuti importanti e storie spesse come quella di cui è protagonista Olivia, col fumetto non è molto comune. Abbiamo, infatti, appurato che nei confronti del fumetto, specialmente tra i docenti, prevale la diffidenza generata dall’uso spregiudicato che di questo linguaggio si è fatto negli anni: troppi prodotti di basso livello, che hanno relegato il genere ai margini dell’editoria, etichettandolo come “genere da edicola”. Il graphic novel, invece, ha a nostro avviso delle grandi potenzialità. Può essere uno strumento didattico prezioso specialmente con i bambini che come i dislessici hanno difficoltà nella letto-scrittura. Seguire l’andamento della storia attraverso la scansione delle vignette, colmare i vuoti lasciati dalla parole mancanti, integrare in tempo reale le informazioni trasmesse con la scrittura e quelle affidate alle immagini sono esercizi utilissimi.”
Quella pensata da Silvia e raccontata dai pastelli caldi e farinosi di Sualzo, è una storia di crescita e di perdono. Il tema portante è quello “politically correct” della diversità, ma la vicenda di Olivia, tredicenne afflitta da una grave dermatite allergica che le impone di vivere prigioniera di una serie infinita di precauzioni, trova il suo climax nel momento in cui lei e il suo fedele amico Leonardo superano il pregiudizio nei confronti della cattivissima “Labarbie”. La bella della scuola, infatti, non si rivela affatto “buona e simpatica”, anzi, l’ha fatta grossissima e per i più sciocchi motivi, ma si rende conto dei propri errori e accetta il loro aiuto, rivelandosi “normale”, bisognosa di perdono e capace poi di affezionarsi e giocarsi nei rapporti come chiunque altro. Non a caso il passaggio che piace di più ai bambini è quello in cui i tre si avventurano nella notte a recuperare della refurtiva, con le seguenti motivazioni: primo perché le scene sono più movimentate e poi perché “i buoni aiutano una cattiva, che scopre di poter stare dalla parte dei buoni, senza sentirsi a disagio”.
Per tutti i protagonisti, Olivia e la sua allergia, Leonardo e la sua intelligenza, Labarbie e la sua inclinazione a voler essere popolare si tratta in ogni caso di crescere. Si tratta di prendere le misure, di ordinare le priorità, “perché crescere è un tuffo” e gli attimi che lo precedono sono quelli pieni di attesa, attraversati col fiato sospeso, in cui si maturano le ragioni per aver fiducia in ciò che verrà.