scritto da Marinella Barigazzi
illustrato da Ursula Bucher
edito da Kite Edizioni
Questo libro è quadrato e questo segna un punto a suo favore. La copertina cartonata e stampata a rilievo è splendida: c’è mezzo mondo! Quella metà di mondo che un bambino al suo primo viaggio in treno riesce a visitare con gli occhi e col cuore. L’idea di questo viaggio attraverso città, colline, boschi e lungo le sponde di fiumi e le coste del mare, trascina i lettori, protesi a scoprire la novità, la sorpresa. I brevi pensieri di Marco sono molto più di una didascalia. I bambino si immedesima nella realtà che gli scorre sotto gli occhi, crea rapporti insoliti tra le cose, va decisamente oltre la presa d’atto di una realtà oggettiva, cedendo alla tentazione di immaginare che le cose abbiamo un senso profondo. Di uno stormo di rondini Marco si chiede se volando chiacchierino, come fanno gli amici, quando passeggiano; davanti a un gruppo di mucche al pascolo, si chiede se l’erba non avrebbe forse desiderato spuntare in un giardino per essere solo ammirata; vedendo un fiume, pensa al suo pesciolino domestico chiuso in una boccia di vetro dove non può far altro che girare in tondo tutto il giorno, mentre i pesci nei fiumi nuotano dritti fino al mare; incrociando lo sguardo di una bambina su un altro treno, desidera sapere se anche il cuore di lei ha percepito l’intima intensità di quell’incontro fugace e ha accelerato i battiti, come ha appena atto il suo.
Grazie per aver interpretato così bene il mio libro “Chissà…”.
Marinella Barigazzi